Sleep Technique.
Una risposta alla caverna di Chauvet-Pont d’Arc in Ardèche, Francia
2017
concept di Dewey Dell
con: Agata, Teodora Castellucci, Ivan Björn Ekemark, Enrico Ticconi
coreografia: Teodora Castellucci
musica originale: Demetrio Castellucci (electroacoustics, granular synthesis, field recordings*), Massimo Pupillo (bass, electronics)
scena e luci: Eugenio Resta
voce: Attila Csihar
costumi: Guoda Jaruševičiūtė
con il contributo dell’archeologa Dominique Baffier
un ringraziamento speciale a: Stefano Pilia, Benas Staškauskas, Stefaan Van Akoleyen
produzione: Societas 2017
coproduzione: Dewey Dell, PACT Zollverein, BIT Teatergarasjen, Brut Wien, Tanzfabrik Berlin (col sostegno di Regierender Bürgermeister von Berlin – Senatskanzlei – Kulturelle Angelegenheiten)
con la collaborazione di: Buda Kunstencentrum, Dialoghi – Residenze della arti performative a Villa Manin, Ateliersi, Menu Spaustuvė
durata 60′
*con una sorgente sonora di Chris Watson – “Lioness Threatens Male, Itong Plains, Kenya” © 1998 Touch
La percezione di ciò che è rimasto della vita del passato profondo è filtrata da occhi molto lontani da quell’antico modo di vivere e di comprendere. Eppure avvertiamo la sensibilità degli antenati intimamente vicina a noi, come se i loro miti e riti primitivi potessero ancora essere oscuramente presenti. Sentiamo di essere scossi -nel nostro essere più profondo- da un’eco comune che da un altro tempo e un’altra vita ci raggiunge. Anche se i significati originali sono spariti nelle pieghe del tempo e solo la memoria di qualche elemento resiste, le tracce che rimangono vanno ben oltre il bisogno di un significato.
Quando entriamo in una caverna e contempliamo le pitture preistoriche dei nostri antenati si accende una connessione ancora più profonda. Avvertiamo che il passato ci guarda nello stesso modo in cui noi lo osserviamo. La loro arte, nascosta nelle viscere più buie delle montagne, sembra reclamare una risposta da un abisso temporale.
Questo spettacolo è un tentativo di dialogo, una risposta impossibile alla ricchezza infinita di quello che ci è pervenuto dai primi homo sapiens sapiens nella caverna di Chauvet-Pont d’Arc, scrigno di pitture di 36.000 anni. Attraverso il buio del teatro percorriamo le sale della grotta, fingiamo e crediamo di avvicinarci a loro.
25-26/02/17 Berlino (Germania) – Tanzfabrik – premiere
3-4/03/17 Essen (Germania) – Pact Zollverein – premiere
8-9/03/17 Lipsia (Germania) – Schaubühne Lindenfels
24-25/03/17 Vienna (Austria) – Brut Wien
7/04/17 Ravenna – Festival Enter, Teatro Rasi
19-20/05/17 Milano – Triennale Teatro
4-5/05/17 Modena – ERT, Teatro delle Passioni
7/05/17 Udine – CSS Teatro Stabile FVG
17-18-19-20/05/17 Gennevilliers, Parigi (Francia) – T2G Théâtre de Gennevilliers
23-24/05/17 Ginevra (Svizzera) – Théâtre de l’Usine
16/09/17 Roma – Short Theatre
24/09/17 Terni – Terni festival
1-2/12/17 Bergen (Norvegia) – BIT Teatergarasjen
30/04/19 Cesena – ERT, Teatro Bonci